Circolo Fotografico Scledense BFI

Divertirsi con la macrofotografia

Non solo fiori e insetti

Come precisato all’inizio di questa serie di articoli sull’argomento, la macrofotografia è “una ripresa in cui il soggetto è riprodotto con un rapporto di ingrandimento 1:1 o superiore”. Nonostante sia associata comunemente a fiori e insetti, il suo ambito di applicazione è in pratica illimitato.

Per divertirsi va osservata la regola fondamentale: dare libero sfogo alla fantasia! Quelli che seguono sono quindi solo semplici spunti. Restano ovviamente sempre valide le raccomandazioni già date (in particolare riguardo a luce, sfondo e composizione).

Ghiaccio e altre superfici

D’inverno osservate le superfici ghiacciate di pozzanghere, vasche e laghetti. Usando molta cautela, è possibile riprendere le geometrie del ghiaccio e le forme e i colori in trasparenza. Si raccomandano l’uso di un treppiede e l’attento posizionamento della fotocamera in modo da mantenere il piano immagine il più possibile parallelo al soggetto. In questo caso diventa inutile chiudere troppo il diaframma: utilizzare pertanto l’apertura che garantisce la migliore qualità d’immagine (un obiettivo macro di luminosità f/2,8 raggiunge solitamente la massima nitidezza tra f/5,6 e f/8 su una fotocamera a pieno formato). (Foto 1, 2, 3, 4)

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foto 1

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foto 2

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foto 3

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foto 4

Se non è inverno o non si vuole uscire da casa, il ghiaccio si crea in frigorifero e può essere colorato a piacere per ottenere immagini imprevedibili e originali. (Foto 5)

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foto 5

Sono molte in ogni caso le superfici che, viste da molto vicino, possono offrire insoliti spunti fotografici. (Foto 6)

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foto 6

Oltre l’1:1

Con ingrandimenti superiori a quello standard della macrofotografia (in particolare dal 5:1 in poi), i fiori (ma anche semplici oggetti di uso quotidiano) diventano mondi fantascientifici tutti da esplorare! (Foto 7, 8, 9)

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foto 7

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foto 8

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foto 9

Con questo genere di riprese il soggetto spesso cessa di essere identificabile, diventando d’altra parte un ricco repertorio di linee, forme e colori (indovinare quali sono i soggetti delle foto 6, 8, 9).

Dopo lo scatto. Bianco e nero: perché no?

Se il soggetto ha un aspetto prevalentemente grafico e il colore è privo di interesse, la conversione in bianco e nero è senz’altro una soluzione efficace. (Foto 10, 11. Vedi anche Vitalba)

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foto 10

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foto 11

Sulle immagini di tipo astratto è possibile inoltre intervenire in fase di elaborazione virandole o colorandole variamente a piacere. (vedi ancora Foto 6)

Concludendo…

Gli obiettivi macro consentono un punto di vista sulla realtà (non solo, quindi, il mondo naturale) assolutamente unico. Per questo se il soggetto manca si può creare ad hoc.

Ricetta finale: munirsi di fotocamera con obiettivo macro a ingrandimento molto elevato, treppiede, comando di scatto remoto (oppure scatto temporizzato) e smontare un vecchio apparecchio… (Foto 12, 13, 14)

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foto 12

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foto 13

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foto 14

Andrea Tessaro

I primi due articoli sono qui:


Vi è rimasta la curiosità di sapere cosa Andrea ha fotografato? Ecco le soluzioni:

foto 6: buccia di cachi

foto 8: goccia d’acqua su petalo

foto 9: biglia di vetro

foto 12, 13, 14: componenti di un personal computer

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