Gli attori si accalcano attorno a un banchetto dove vengono posati fondo tinta, rossetti, qualche trucco, ciocche di capelli fissate su piccoli pettini, copricapo medievali a forma di ciambella, nastri. Qualcuna tira fuori l’ago e il filo per gli ultimi ritocchi.
Gli attori parlano a crocchi, una violinista si esercita piano, tutti cercano di ignorare le due file di grucce che portano gli abiti di scena e così cercano di rinviare il più possibile il momento di indossarli sapendo che quegli abiti di broccato e panno faranno un caldo infernale.
Vedendo la mia macchina fotografica si mettono a ridere.
Un ragazzo arriva con il suo prezioso skateboard e lo consegna riluttante a Sammy, lo presta volentieri per lo spettacolo, ma verrà a riprenderselo appena si accenderanno le luci.
Al di là della tenda si sente un brusio. Le gradinate si stanno riempiendo e bimbi, gridando, corrono nello spazio libero davanti alla scena. Man mano che passa il tempo il rumore aumenterà e gli spalti si riempiranno del tutto.
Un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in centro Italia, poi la presentazione del progetto.
Lo spettacolo è stato organizzato dalla cooperativa sociale NUOVI ORIZZONTI per sostenere BURUNDI CHIAMA, un’associazione che aiuta i ragazzi e i bambini di uno stato tra i più siccitosi e poveri dell’Africa, Quest’estate è arrivato ad aiutare ben 3.200 ragazzi.
AIUTIAMOLI IN CASA LORO, si è ripetuto e questo stanno facendo, ma occorre sapere che questo non è un o slogan, ma impegno, fatica, soldi e qualche rinuncia per tutti noi.
Gli spalti sono gremiti di gente, ma i bambini sono seduti a terra davanti a tutti. Ogni tanto qualcuno dei più piccoli, incapace di resistere al ritmo delle musiche, si lascia andare e comincia a ballare, vorrebbe entrare in scena, unirsi agli attori e ai ballerini.
E’ il titolo dello spettacolo e racconta una storia ambientata ad Assisi nel duecento, una storia molto semplificata della rinuncia alle ricchezze terrene in cambio di scelte anticonformiste quali la povertà, l’assistenza ai lebbrosi la sintonia con il creato da parte di quelli che diventeranno i santi dei poveri: Francesco e Chiara per l’appunto. La storia viene narrata tramite musiche, balli e parti recitate.
Bandierine colorate con la scritta “pace” in italiano e in lingua burundi accompagnano la fine dello spettacolo. La sala è gremita, tirando le somme, gli organizzatori contano più di 800 spettatori.
Lo spettacolo tenutosi sabato 3 settembre 2016 ha dato inizio alla GIORNATA DELLA SOLIDARIETA’ 2016, una serie di eventi che coinvolge associazioni e artisti anche nelle giornate del 9-10-11 settembre prossimo presso l’Oasi Rossi di Santorso.
Sono un gruppo che unisce recitazione, musica e balletto. Si esibisce sempre senza compenso a dispetto dell’incredibile lavoro per allestire uno spettacolo, muovendo una macchina organizzativa di decine di persone. C’è chi recita, chi suona, chi balla, chi carica e scarica i cassoni dal tir, chi si occupa di luci e suoni a livello professionale.
Fa parte della compagnia Sammy, un giovane universitario affetto da sindrome di invecchiamento precoce, la cui storia si può leggere qui: http://www.progeriaitalia.org/ita/pagine.php?categoria=1. o qui http://tinyurl.com/ms5rccg
La sua partecipazione allo spettacolo è il segno evidente che lo svantaggio del corpo è tale solo se viene emarginato socialmente, mentre diventa indifferente quando la società lo include.
Testo e foto di Renzo Priante
Bravissimi …..io andrò a rivederli….toccano il cuore grazie
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Spettacolo da arena di verona
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Tu sei un figo!
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Belle le foto e interessante il tema
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