All’interno del Festival della Fotografia Etica a Lodi, documentato da Paolo Tomiello e da poco concluso, erano inseriti due lavori relativi alla complessa situazione ucraina, riguardanti uno la prima crisi politica del 2014, con l’occupazione russa della Crimea e dei Distretti Orientali, e l’altro con il terribile conflitto in corso.
Data l’attualità della tematica, ci sembra interessante presentare i due portfolio, in quanto ottimi lavori di eccellente fotogiornalismo.
( Francia – Corrispondente di LeMond e Le Figaro -Vincitore del World Press Photo Award )
Questo progetto fotografico, realizzato tra il 2013 e il 2021, indaga il contesto di lungo periodo che ha portato all’attuale guerra in Ucraina. Le tensioni tra l’est e l’ovest si sono inasprite nel 2014, quando le truppe russe hanno occupato la penisola della Crimea e i separatisti dei distretti orientali del Donetsk e del Luhansk hanno istituito delle repubbliche popolari autoproclamate.
Le tensioni si sono prolungate fino all’aprile del 2021, quando la Russia ha radunato forze militari ai confini ucraini, e la situazione è precipitata quando il presidente Putin Ha formalmente riconosciuto l’indipendenza delle Repubbliche dell’est.
Infine, il 24 febbraio 2022 la Russia ha lanciato un’invasione dell’Ucraina su larga scala.
001- Una statua di Lenin, fortemente lesionata, si erge in un parco di Kotovsk, nell’oblast di Odessa. La statua era stata decapitata da ultra-nazionalisti nella notte tra l’otto e il nove dicembre 2013.
002- Gli agenti antisommossa formano una barriera in via Hrushevskoho a Kiev, il 22 gennaio 2014. Scontri violenti, con morti e centinaia di feriti, avevano avuto luogo dal giorno precedente tra le unità antisommossa e manifestanti pro-EU.
003- Un uomo in tenuta militare monta la guardia all’ingresso del municipio di Slovyansk, che in precedenza era stato occupato dalle forze separatiste, il 15 aprile 2014.
004- Il corpo di un uomo giace davanti a una centrale di polizia a Mariupol, in seguito a uno scontro tra la milizia separatista e la Guardia nazionale ucraina, il 9 maggio 2014.
005- Alcune donne cuciono tenute mimetiche per i cecchini al Novy Mariupol Center, un’organizzazione che raccoglie equipaggiamenti per i soldati ucraini a Mariupol, il 26 settembre 2014.
006- Soldati della Repubblica Popolare del Donetsk perlustrano un campo di battaglia in cerca di munizioni inesplose lasciate dalle truppe ucraine ad Amvrosiivka, nel Donbass, il 6 ottobre 2014.
07- Alexi Stipanovich è accovacciato davanti all’edificio in cui vive, che è stato colpito dalle granate negli scontri tra forze ucraine e bielorusse a Debaltseve, nel Donbass, l’11 marzo 2015.
008- Una donna spinge un passeggino oltre una centrale di polizia distrutta a Marinka, nel Donbass, il 22 febbraio 2018.
009- Vassili Kissilov è sdraiato nel suo letto a Kodema nel Donetsk, il 26 novembre 2019. Stava guidando un trattore vicino al suo villaggio il 24 aprile 2015 quando ha urtato una mina, riportando gravi ustioni alle gambe e perdendo dita dei piedi e delle mani.
010- Dissuasori su una strada di Skyrokyne, nel Donetsk, un tempo frequentata località balneare sul Mar d’Azov, il 29 novembre 2021.
è fotografo francese nato nel 1970, è stato membro fondatore de “L’oeil Public”. Vincitore del premio della Fondation de France nel 1999, si è dedicato da alcuni anni a luoghi storici, ricchi di simboli e memorie. Il suo lavoro “Tchernobylsty” ha vinto il Kodak Critics Prize nel 2001 e fu pubblicato sul Le Petit Camarguais nell’Octobre 2003.
L’anno successivo ha vinto anche il Fuji Book Prize. e numerosi altri premi ad oggi. Oggi la sua ricerca è rivolta a svelare il volto nascosto delle tragedie. Lavora per l’agenzia AGENCE V.
Le foto di questo articolo sono state esposte al Festival della fotografia etica di Lodi e sono state raccolte da Paolo Tomiello
Vedi anche: https://circolofotografico.wordpress.com/2022/11/22/fotografi-di-guerra-ucraina-2/
Un grazie a Paolo, e al CFS, per aver condiviso questi due ottimi lavori di grande e sconvolgente attualità.
Buona Luce!
Giancarlo Torresani
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