Circolo Fotografico Scledense BFI

Archeo estetica

  1. Riparo Dalmeri a Marcesina, Grotta dell’Orso in Val d’Assa, Fiorentini, Valle delle Lanze, Loc Palù a Marcesina
  2. Bocca Lorenza
  3. Castello di Magré, castelli di Piovene e di Santorso, monte Corgnion
  4. Località Castellon di Magré, loc Grumo a Santorso, Bostel di Rotzo
  5. Campo romano e cima del monte Summano

Quelli sopra elencati sono solo alcuni dei siti archeologici che si trovano al confine tra pianura e montagna nell’alto vicentino.

  1. I primi testimoniano la presenza umana fin dal paleolitico superiore
  2. Bocca Lorenza nel comune di Santorso rivela insediamenti umani fin dal neolitico e l’età del rame
  3. Questi sono castellieri e siti abitati fin dall’età del bronzo
  4. Testimoniano presenza umana risalente all’età del ferro
  5. Sono solo due degli innumerevoli siti di epoca romana, siamo in difficoltà ad elencarli tutti dato che servirebbe addirittura un libro per metterli in fila.

Tanto basta a capire quanta storia abbiamo sotto i piedi senza che neppure ce ne accorgiamo.

L’occhio dell’archeologo

Quello che ad occhio ingenuo appare solo bosco e monte, all’occhio degli esperti rivela storie antichissime di insediamenti, di tecniche di lavorazione della pietra o dei metalli, di scambi commerciali e di apprendimento, di tecniche per la sopravvivenza. Di questi antichi e primigeni abitatori non resta quasi nulla se i reperti più duraturi: manufatti metallici e litici, qualche ceramica e qualche osso lavorato.

Il loro studio ci permette di ricostruire un’infinitesima parte di quel mondo straordinariamente diverso da quello di oggi.

Antichi resti

Chi non ha visto una bacheca piena di punte di freccia, fibule (spille), speroni, monete? Per i non esperti c’è sempre un po’ di smarrimento di fronte a un catalogo di oggetti che sembrano tutti uguali.

Ma l’appassionato è ingrado di distinguere le tecniche, i materiali, la vetustà, e anche la bellezza di ogni singolo manufatto.

Come comunicare tale bellezza?

Renzo ci ha provato ed ecco la sequenza di foto che accompagnano questo articolo. Li avrete riconosciuti: si tratta di reperti archeologici fotografati accoppiati con frutti colorati, talvolta con legumi.

L’accoppiata è utile anche a comprendere le reali dimensioni di questi reperti, alcuni paragonabili a una noce o tre piselli.

Le foto sono scattate con obiettivo macro e cavalletto facendo uso di illuminazione artificiale su sfondo nero.


Fotografie di Renzo Pietribiasi fotografo e appassionato archeologo dilettante

Informazioni su cfschio

Un commento su “Archeo estetica

  1. Pingback: Archeo Estetica - Notiziario Regione Veneto

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Questa voce è stata pubblicata il 21/10/2022 da in Gallerie con tag , , , .
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