Dopo la grande mostra sulla Strada delle gallerie correva voce che ci sarebbe stato un bis.
La mostra originaria, aperta 100 anni dopo la costruzione della strada (vedi https://www.stradadellegallerie.it/) ha avuto un successo inaspettato con decine di migliaia di visitatori e una Menzione speciale della giuria per il catalogo della mostra al Premio Mario Rigoni Stern (vedi qui) ed è stata prolungata oltre il termine proprio per la grande affluenza di pubblico.
Della mostra e del sentiero abbiamo parlato in più articoli:
Al termine della strada del Pasubio oggi c’è il rifugio Gen. Papa e le porte figurate che introducono al monte e ai suoi scenari di guerra. Ma quel rifugio non è sempre stato lì.
1916 -1920 LA CITTÀ DELLA GUERRA
Nel 1916-18 vi era insediata una piccola città di guerra, consolidatasi nel corso dell’estate, con una vita frenetica di soldati, cibi e armamenti.
Poi la guerra finisce e i primi escursionisti, finita la guerra e appena sciolta la neve, salgono in Pasubio.
La città della guerra appare loro davanti, ancora integra ma abbandonata e vuota, una città morta.
1922 – 1938 IL RIFUGIO PASUBIO
È nel 1922 che viene inaugurato il Rifugio Pasubio (oggi sono passati cento anni). L’evento ebbe un seguito enorme: una folla di quasi quattromila persone partecipa all’inaugurazione. E il successo è trale che il rifugio deve quasi da subito ampliarsi, perché è già troppo piccolo per come sta cambiando il rapporto della gente con la montagna.
1935 – 1939 DAL PASUBIO EROICO AL PASUBIO TURISTICO
La montagna d’improvviso cambia carattere, da sfondo per gesta eroiche diventa meta turistica e come tale è proposta dagli enti che si occupano di turismo.
Sono gli anni della costruzione della Strada degli Eroi; della ristrutturazione di quella degli Scarubbi; delle auto che salgono fino a Porte; dell’istituzione di un servizio di autocorriere domenicale; dell’idea, per fortuna poi abbandonata, di una funivia.
Anche il rifugio si amplia nuovamente. È allora che diviene Rifugio Papa.
1945 – 1922 IL RIFUGIO PAPA
Ed è storia di oggi con il rifugio ancora ampliato, il divieto di salirvi con le le auto, la web-cam che permette di vedere ora dopo ora lo scorrere del tempo tra le montagne.
Claudio è un ricercatore attento, raccoglie piccoli ricordi, foto personali, biglietti, locandine, diari e memorie dei tanti che su quel monte sono andati. La mostra si avvale di tantissime foto provenienti da archivi privati, da appunti, disegni, diari.
È questo il fascino di questa mostra, un’attrazione filtrata attraverso le emozioni di decine di persone vissute nell’ultimo secolo.
La mostra è ospitata dal museo Palazzo Fogazzaro di Schio.
Per visitarla conviene consultare il seguente collegamento: https://portedelpasubio.it/informazioni/
La mostra è stata inaugurata il 1 ottobre 2022 e resterà aperta fino al 26 marzo 2023.
Per scaricare una guida alla mostra: https://portedelpasubio.it/download/test/