Circolo Fotografico Scledense BFI

Musica a San Francesco

San Francesco è forse una delle chiese più belle di Schio.

Posta su un colle a nord del centro,

un tempo guardava i prati che si estendevano senza discontinuità verso il monte Summano. Gli unici insediamenti erano un fattoria e le case sopra i tre masi: Maso Canella, Maso Bologna e Maso Granetto. Alla fine del XIX secolo arrivò una sbuffante locomotiva che tagliava dritta i campi e sporcava l’aria.

Mappa XIX secolo

Dopo gli sconvolgimenti della Grande Guerra (che ancora scriviamo con l’iniziale maiuscola tanto ha impressionato i nostri bisnonni) comparve l’Ossario “SS Trinitatae dicatum” che raccoglieva le spoglie di quel macello appena concluso e qualche piccola casa, resto dei baraccamenti bellici. Dopo una seconda guerra la città è esplosa e la campagna è stata rimpiazzata da asfalto e caseggiati fino al fiume al di là del quale inizia il monte.

Eppure, anche oggi che è circondata da case, San Francesco è un luogo prezioso per Schio.

Costruita nel XV secolo,

è adiacente a un antico convento che divenne ospedale cittadino e poi residenza per anziani. Ricchissima di opere d’arte, affreschi, pale e un antico crocefisso ligneo forse antecedente la chiesa.

Conviene visitarla, preparando accuratamente la visita ad esempio leggendo la guida gratuita: https://www.visitschio.it/uploads/ckeditor/attachments/39/s_francesco_br_1_8_19.pdf

Ora

… che le vocazioni sono in calo e le messe sono meno affollate di un tempo, la chiesa è ancora aperta, non più per il culto, è diventata signorile scenario di manifestazioni culturali, come quello che si è svolto lo scorso 7 maggio.

Palladio duo

Un concerto per due fisarmoniche è sicuramente un evento curioso. Si tratta di due ragazzi molto giovani, più vicini a venti che ai trent’anni: Martina Filippi e Jacopo Parolo.

Usano una fisarmonica che non avevo mai visto, invece che i tasti bianchi e neri hanno una serie di pulsanti su più file.

I ragazzi sono giovani allievi del prof. Vendramin e mostrano un curriculum già fitto nonostante l’età. Mi chiedono di non scattare foto durante lo spettacolo, il rumore potrebbe disturbarli durante l’esecuzione. Nessun problema, ne approfitto per fare quattro chiacchiere prima dello spettacolo. Andiamo nella bellissima sacrestia con soffitto con volta a padiglione sostenuta da tanti minuti archetti e opere d’arte che meriterebbero più luce e un’attenzione senza distrazioni.

Sono vestiti di nero, Jacopo continua a suonare in sordina il suo strumento e intanto chiacchierano con la presentatrice, Emma Abdelkarim, che esibisce una dizione perfetta, non a caso ha studiato da attrice ed è abituata a stare in scena.

La sala si riempie, fin troppo, e un nutrito gruppo di persone staziona all’esterno, ma non molla. I saluti dell’amministrazione, la presentazione e il concerto inizia.

È incredibile la sonorità della fisarmonica, figurarsi quando sono due a suonare.

La musica è possente e udibile dall’esterno. Il repertorio spazia da Vivaldi a Shostakovich, passando per Piazzolla e Semyonov.

Fotografie di Renzo Priante


La splendida guida di San Francesco è il frutto di un lavoro interdisciplinare realizzato durante
l’anno scolastico 2017-2018 dalla classe 3A del Liceo Artistico Martini, sezione Architettura e Ambiente nell’ambito dell’alternanza scuola – lavoro.

Informazioni su cfschio

Un commento su “Musica a San Francesco

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