È un agglomerato di case, di molti abitanti, molti più di quanti chiunque possa conoscere di persona.
Non basta. Certo, le case non bastano, la città è anche mercato, tutte le città hanno funzioni commerciali dai suk arabi, ai bazaar orientali, alle ipercittadelle occidentali del consumo.
Non basta. Le città ospitano funzioni dirigenziali, nelle città stanno i grandi decisori che governano le istituzioni, le banche, le industrie.
Guardate questa immagine che prendiamo in prestito dalla rivista Wired e seguite il link per vedere il video: https://www.wired.it/lifestyle/viaggi/2014/01/20/new-york-foursquare/?refresh_ce=
Riassunti in pochi secondi, visualizza gli spostamenti, le relazioni che legano le varie parti della città di New York, indicano una città in perenne movimento, una città che non dorme mai.
Il ruolo della città è mettere in comunicazione parti diverse di città, residenza con produzione, produzione con mercato, uffici con produzione. Flussi instancabili di merci e persone attraversano la città in un moto che appare caotico e inspiegabile.
Non si tratta solo di ruote o rotaie fumo e rumore, di trasporti insomma, si tratta anche di una continua comunicazione/informazione, un flusso di notizie/pubblicità che attraversa la città per vie invisibili.
Guardate queste immagini
La quinta urbana che nell’ottocento era palazzo, facciata, prospettiva, viale alberato è stata soppiantata da visori grandi come un palazzo con volti, prodotti, filmati che ti insidiano, ti osservano, ti allettano ovunque tu volga lo sguardo.
Se poi sei a New York (o nelle sue imitazioni) la concentrazione di case, uffici, negozi è tale da raggiungere il cielo.
Il paesaggio non è una landa più o meno estesa in orizzontale, ma si sviluppa verso lo spazio.
Fotografie di Andrea Tessaro