… una stella marina, una farfalla sono dei semplici esempi di simmetria in natura. Nei primi due casi le simmetrie sono 2: bilaterale e di rotazione, nel terzo caso resta la simmetria bilaterale che regna in buona parte del regno animale.
Ma anche il bruco ha una sua simmetria, una simmetria di traslazione ovvero la ripetizione di una forma lungo un asse.
E fin qui ci siamo limitati a simmetrie nel piano perché nelle tre dimensioni si introducono nuove forme di simmetria come nel soffione del tarassaco oppure nell’immagine semplificata che i giornali ci danno del coronavirus.
Perché la natura produca tante forme simmetriche non è chiaro, ma probabilmente c’entra il fatto che un oggetto simmetrico richiede un “set di istruzioni” semplice che può essere replicato più volte previa un’istruzione di rotazione o di inversione prima di ogni ripetizione. Insomma “costruire” una forma simmetrica è più semplice.
È talmente potente il concetto di simmetria che la cristallografia non può farne a meno e perfino la fisica si deve confrontare con le “teorie supersimmetriche“.
Se poi cominciamo a parlare di architettura e simmetria il discorso diventerebbe infinito.
Potente richiamo per l’occhio, le forme simmetriche sono subito riconosciute. Così il fotografo può decidere se valorizzarle.
Nella realizzazione di un portfolio fotografico possono stare foto singole oppure si possono costruire composizioni di foto.
Paolo ha scelto di costruire immagini simmetriche. I mezzi digitali offrono mezzi potenti di eleborazione. Non serve stampare più copie della stessa foto, si può costruire un unico fotogramma che comprende foto diverse.
La sottile linea bianca che separa le immagini focalizza gli assi di simmetria e al loro convergere si trova il centro della composizione.
Diventa così importante la contrapposizione di colori e di forme che si fronteggiano.
Vedi anche Geometria e fotografia
Fotografie di Paolo Bicego