La tessitura è uno di quei lavori che hanno accompagnato l’uomo dopo che è diventato agricoltore e dunque stanziale.
Passare dalla pelle animale a capire che il fiocco che attorniava il seme poteva essere ridotto a un filo sottile e successivamente comprendere come questo filo poteva essere intrecciato fino a farne una superficie piana, non è immediatamente intuitivo e deve esserne passato di tempo prima che si riuscisse a farlo.
Un’antica navetta in legno posata sul telaio
Una volta scoperte, le invenzioni si diffusero e tutti i popoli agricoli appresero, oltre che a cuocere conservare i cibi lavorare la ceramica, a tessere i propri abiti.
Nell’antichità le donne (così vuole la tradizione) filavano con le mani avvolgendo il filo su un fuso dell’arcolaio.
Donna birmana che fila
La tessitura avveniva passando una piccola navetta in mezzo ai fili dell’ordito.
Ancora oggi che la tecnologia ha fatto una corsa sfrenata mettendo a punto materiali nuovi le fasi restano sostanzialmente le stesse di 10.000 anni fa, solo più perfezionate ed eseguite meccanicamente e molto più velocemente.
Il reparto orditura
Il servizio fotografico di questo articolo illustra questa antica arte aggiornata alla produzione odierna.
Si ringrazia la Manifattura Marzotto per aver concesso al nostro socio, Roberto Campagna, di visitare gli stabilimenti di Valdagno.
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Il portfolio ha partecipato alla mostra Il lavoro dell’uomo.
Fotografie di Roberto Campagna